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Nella gestione della tua Fibrosi Cistica devi considerare anche la terapia sostitutiva con enzimi pancreatici e altri aspetti delle abitudini nutrizionali, come la supplementazione di vitamine e sali minerali. Scopri perché.

Numerosi studi hanno mostrato che la normalità dello stato nutrizionale e di crescita nelle prime fasi della vita influenzano positivamente l’andamento della malattia FC.

Per ottenere questi risultati, per i soggetti con insufficienza pancreatica, è fondamentale l’assunzione degli enzimi (in genere da estratti di pancreas suino), secondo le modalità prescritte (in dose adeguata, durante e fuori i pasti, a casa e non). L’assunzione di una terapia “sostitutiva”, cioè di un preparato farmaceutico che contiene gli enzimi che il pancreas non produce, vicaria il ruolo che il pancreas non ha.

Gli enzimi pancreatici li devi assumere a tutti i pasti: una parte all’inizio e una parte a metà pasto, in quanto vanno a sostituire quelli che il pancreas non produce.          

La carenza o l’assenza degli enzimi pancreatici, come accade nell’insufficienza pancreatica, rende impossibile assorbire normalmente ciò che introduci con l’alimentazione, in particolare i grassi.  Di qui la necessità di assumerli per bocca, al momento dell’introduzione dei cibi.

L’insufficienza pancreatica, quando non curata, si accompagna a difetto di digestione e quindi di assorbimento degli alimenti. Le conseguenze alla lunga sono di varia natura: arresto o rallentamento della crescita, deperimento generale, carenza di principi metabolici fondamentali, riduzione delle difese immunitarie, con tendenza alle infezioni, limitazione delle prestazioni fisiche e psichiche, anemizzazione, per dire delle principali.

Non c’è nozione che l’impiego di enzimi pancreatici possa causare dolori addominali ed in particolare dolori riferibili al pancreas. Se chi assume enzimi pancreatici presenta una tale sintomatologia dolorosa deve farsi aiutare ad identificare cause diverse. Possono esservi anche dolori direttamente connessi con il pancreas, ma non per causa degli enzimi che si assumono: ad esempio, la pancreatite si presenta con dolore pancreatico anche importante, ma qui ci sono degli esami specifici da fare per la pancreatite.

Gli enzimi pancreatici vanno presi anche quando si consumano spuntini o merende (brioches, panini, toast, pizzette, merendine del commercio) usando dosi minori rispetto ai pasti principali.

Può capitare che, dato il maggior tempo da trascorrere fuori casa e l’aumentare degli impegni sociali, gli enzimi siano talora dimenticati o assunti in quantità insufficiente: quando questo si ripete spesso, il rischio è una crescita più modesta, la comparsa di segni di mal digestione (pancia gonfia, meteorismo intestinale), disturbi nella frequenza delle feci (troppo abbondanti o troppo di rado, fino all’impatto intestinale).

Una dose troppo scarsa causa la perdita di grassi, e calo del peso, anche se si mangia molto; un eccesso di enzimi può dare talora dolori addominali e stitichezza e, a lungo andare e in alcuni casi, un’infiammazione del colon (“colonpatia fibrosante”).

Fonti

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