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Affrontare una tematica così delicata come la salute sessuale e la procreazione ha fondamentalmente due obiettivi.

Ecco quali sono: 

Vissuti, consapevolezza e responsabilità sono individuali, determinati dalla fase di vita affrontata e da aspetti pratici ed emotivi legati alle persone che ci circondano e al partner.

Il miglioramento delle strategie terapeutiche, le nuove terapie, il riconoscimento di forme non classiche di malattia hanno reso la Fibrosi Cistica sempre più una patologia, a differenza di decenni fa, dell’adulto. Parlare di salute sessuale e di sessualità significa considerare la persona nella sua interezza, non limitarsi alla condizione di patologia o di cura, e aprirsi a temi quali identità personale, genere di appartenenza, al rapporto con l’altro genere e di coppia. Fin dagli anni dell’adolescenza sarebbe importante confrontarsi con un professionista circa il rapporto con il proprio corpo, prima ancora che con il corpo di un’altra persona.

Accettare se stessi è il primo passo verso l’apertura all’altro, nella relazione umana, sociale ed anche sessuale.

Esiste un sesso biologico, un sesso anagrafico, un sesso culturale e un sesso psicologico: organi genitali, femminilità e mascolinità, aspetti riproduttivi, ruoli e comportamenti. Tutti, e spesso contemporaneamente, sono implicati nello sviluppo della persona e, soprattutto, sono oggetto di grande interesse quando si pensa alle prime esperienze o alla possibilità di diventare genitori

Così come è importante essere informati su argomenti quali malattie sessualmente trasmissibili o interferenza fra anticoncezionali e altri farmaci assunti, occorre ragionare anche su come ognuno vive il proprio corpo, la sessualità e il rapporto con l’altro ed eventuali progetti legati al desiderio di avere un figlio, fino ad arrivare all’ambito della procreazione medicalmente assistita e dell’adozione.

Essere sessuati e essere riproduttivi non sono sinonimi; ognuno vive la genitorialità in maniera soggettiva e in un’ottica di cambiamento generazionale tutto ciò appare ancora più evidente. Basti pensare, ad esempio, a questioni come genere di appartenenza o fluidità, fra i molti citabili.

Alcuni argomenti, come ad esempio l’infertilità, quindi il minarsi della possibilità/capacità di avere un bambino, può condurre allo sviluppo di emozioni, sentimenti e atteggiamenti di auto-rimprovero, senso di colpa e vergogna.

Negli uomini, in particolare, l’infertilità spesso compromette l’autostima, l’identità, la sessualità oltre che l’immagine che si ha di se stessi.  Ragionare su emozioni quali: desiderio personale/desiderio sociale, sui propri vissuti corporei (corpo difettoso/crisi esistenziale), sulla sensazione di ingiustizia e/o accanimento, il contemplare la possibilità di ‘non arrivare dove si vorrebbe, oltre al senso di solitudine, fallimento e colpa, diventa prioritario.

Una sessualità soddisfacente esula da esperti meccanici, è altro ancora e molto più profonda, così come la progettualità non deve e non può esaurirsi con la nascita e la crescita di un figlio ma va considerata in un’ottica di cambiamento, maturazione e crescita, individuale e di coppia

Spesso capitano nella nostra esperienza clinica, narrazioni simili alla seguente: 

In una situazione come questa è importante che da un lato la coppia sia adeguatamente informata, per esempio attraverso una o più consulenze con il genetista; dall’altra sarebbe doveroso un approfondimento psicologico dei vissuti e delle aspettative: quali sono le scelte che umanamente mi sento di fare? Sono le stesse del mio partner oppure all’interno della coppia le esigenze sono diverse?

Altre volte giovani pazienti manifestano i loro dubbi e la scarsa informazione:

Affrontare questi argomenti, soprattutto con i giusti tempi, permette di pianificare al meglio il progetto della gravidanza, con consapevolezza e scelte maturate nella condivisione di un percorso.

La Fibrosi Cistica non compromette direttamente la sessualità delle persone, ma i rischi di un’informazione inadeguata o non ‘al momento giusto’ possono creare disagio, compromettere una soddisfacente qualità di vita e le dinamiche di una relazione amorosa. Educazione sessuale ed educazione affettiva, infatti, si ‘spalleggiano’, vanno di pari passo e giocano un ruolo complice. Parlare, affrontare e superare le difficoltà anche in quest’ambito è doveroso: una sessualità appagante, oltre che consapevole e responsabile, tiene in considerazione aspetti quali infertilità o ridotta fertilità, le infezioni, la trasmissione genetica. Tabù, imbarazzi, disagi e vissuti di vergogna, vissuti corporei disfunzionali, timori e ansie possono rendere ‘pesante’ il percorso e per questo motivo sono da affrontare. Nessuno, che sia nato sano o affetto da una malattia può considerarsi “esonerato” in quest’ambito.

Bibliografia
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