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Parliamo di spirometria, che il medico e/o il fisioterapista ti chiedono di effettuare ad ogni day hospital, a fine ricovero o quando assumi un nuovo farmaco.

Cerchiamo di capire bene cosa sia, e soprattutto perché teniamo molto, come clinici, alla corretta esecuzione di questo test da parte di chi ha la Fibrosi Cistica.

La spirometria è un esame molto semplice e non invasivo che consente di misurare il volume e la velocità del flusso d’aria in entrata nei polmoni. Questa metodica si avvale dell’ausilio di uno strumento, lo spirometro, che riesce a trasformare i segnali ricevuti in numeri e grafici che verranno poi successivamente interpretati dal medico.

I parametri più comuni che vengono misurati sono::

Tra tutti questi parametri, il più importante è il volume espiratorio massimo al primo secondo (abbreviato dalla sigla VEMS o FEV1) che viene espresso in litri oppure in percentuale in rapporto al valore di un soggetto con respirazione normale. Questo parametro indica, sostanzialmente, la quantità di aria (espressa in volume) che viene eliminata nell’arco del primo secondo di un’espirazione forzata. Altro importante parametro estrapolato dallo spirometro è il FEF25-75, che definisce il flusso medio fra il 25 e il 75% della capacità vitale; è un parametro indipendente dallo sforzo espiratorio ed è un indice delle resistenze delle vie aeree più piccole, quelle periferiche.

È importante, per l’inquadramento della FC attraverso la discriminazione tra soggetto normale e soggetto con sindrome disventilatoria, ostruttiva e/o restrittiva.

Serve per la valutazione del grado di compromissione funzionale, una migliore valutazione diagnostica e terapeutica.

In campo epidemiologico e nella ricerca clinica essa consente::

Affinché l’esame si svolga in modo corretto, è necessario seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dall’operatore prima di procedere alla spirometria vera e propria. Prima di iniziare l’esame vi verrà chiuso il naso con uno stringinaso, che consentirà all’aria di fuoriuscire esclusivamente dalla bocca evitando dispersioni. Il paziente dovrà respirare all’interno dello spirometro servendosi di un opportuno boccaglio munito di filtro antibatterico monouso che eviterà l’ingresso di batteri e piccole particelle all’interno dello strumento.

In un primo momento il paziente dovrà respirare normalmente per alcuni secondi, in modo da ambientare lo spirometro, per poi inspirare profondamente al segnale dell’operatore e svuotare i polmoni completamente.

Infine, è importante che tu conosca i valori dei risultati della spirometria per comprendere meglio l’andamento e quindi la progressione o i miglioramenti della FC.

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