Skip to main content

Negli ultimi 20 anni molte cose sono cambiate rispetto all’attività fisica in Fibrosi Cistica.

In passato, non conoscendone bene i benefici, si tendeva a sconsigliare l’attività fisica alle persone con FC, in quanto si pensava erroneamente che il bambino o l’adolescente, sudando e sforzandosi, potesse arrecare danno alla sua patologia di base, innescando delle riacutizzazioni respiratorie.

Ad oggi, come abbiamo già detto nei precedenti articoli, l’attività fisica, compresa quella sportiva, è fortemente raccomandata alle persone con FC, in quanto previene sin dalla giovane età il declino della funzione respiratoria. Oltre a migliorare le prestazioni muscolari e cardio-respiratorie in generale, l’esercizio fisico aiuta la rimozione dei secreti bronchiali, poiché riduce il riassorbimento del sodio, determinando un muco meno denso e più facile da espettorare. Un maggiore drenaggio delle vie aeree si traduce in un minor ristagno di muco, di conseguenza si riduce l’infiammazione e il rischio di infezioni batteriche. 

Non meno importante è l’effetto che l’esercizio fisico esplica sulla qualità di vita di bambini e adulti affetti da FC. È importante promuovere l’esercizio fisico sin dai primi anni di vita del bambino, organizzando attività adeguate alle diverse fasce di età. Secondo studi presenti in letteratura i pazienti sottoposti ad un programma di allenamento aerobico, di almeno 4 sedute di esercizi la settimana, mostrano un miglioramento significativo della percezione della qualità della vita rispetto a pazienti in sola terapia medica, anche dopo 2 anni di follow-up (“Quality of Well Being Scale”). 

Va quindi affermato che la FC in quanto tale non costituisce una controindicazione all’esercizio fisico, sia esso svolto in veste amatoriale o anche in qualità di agonista.

La formulazione di un programma di allenamento specificamente rivolto ad una persona con FC deve considerare le sue caratteristiche individuali: l’età, il quadro clinico, lo stato nutrizionale e la presenza di eventuali altre patologie (comorbidità).

Già nei bambini la propensione all’attività fisica può essere favorita attraverso il gioco, secondo le tappe dello sviluppo psicomotorio e mediante il coinvolgimento dei genitori. Ai bambini con problemi polmonari severi gli specialisti possono prescrivere programmi di esercizio fisico strutturato (cyclette o treadmill, videogame attivi, esercizi per la forza, esercizi per la coordinazione, esercizi per la flessibilità) privilegiando le attività aerobiche.

Negli adolescenti con FC, in cui è frequente una riduzione della volontà a seguire le prescrizioni mediche (compliance) insieme a minori livelli di attività fisica rispetto ai coetanei sani, è importante che gli specialisti considerino i fattori che favoriscono l’aderenza ai programmi di esercizio: la supervisione periodica dei programmi di allenamento, le preferenze, la variazione delle attività, allo scopo di facilitare la partecipazione a lungo termine.

Inoltre, prima di intraprendere un programma di allenamento, è raccomandata a chi ha la FC l’effettuazione di un test dinamico per la valutazione della tolleranza allo sforzo (6 Minute walking test) e per l’identificazione di limitazioni all’esercizio, per le quali saranno fornite le raccomandazioni di sicurezza da osservare durante l’allenamento.

Tutti gli sport possono essere praticati, anche a livello agonistico, sia all’aperto che in palestra (situazione Covid-19 permettendo) quali vela, nuoto, pallanuoto, atletica leggera, calcio, tennis, pallavolo, basket, danza, canottaggio, ciclismo, sci di fondo.

Prudenza viene raccomandata per quello che riguarda gli sport ad “alto contatto” (lotta, football americano), soprattutto per le persone con FC ad alto rischio di pneumotorace.

In entrambe le scelte, al chiuso o all’aperto, vanno rispettate semplici regole:

In questa fase svolge un ruolo fondamentale il personale sanitario che ha in cura il giovane con FC. Dovrebbero essere consigliate le attività fisiche preferite, con le quali divertirsi e che siano anche supportate dai familiari, per ottenere una migliore e prolungata aderenza.

Articoli correlati
Attività fisica

Il 6MWT… Molto più di una passeggiata!

Dott.ssa Marcella d’Ippolito – Parliamo di attività fisica, in particolare di uno dei test che possono esserti somministrati periodicamente al centro di riferimento: il test del cammino dei 6 minuti.