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Il calcio, diversamente da altri sport, prevede un impegno misto aerobico – anaerobico. Scopri come e quando è possibile giocarci.

L’attività fisica è fortemente raccomandata a tutti e a tutte le età.

Oltre a migliorare le prestazioni muscolari e cardio-respiratorie in generale, l’esercizio fisico aiuta chi ha la Fibrosi Cistica a rimuovere i secreti bronchiali, poiché riduce il riassorbimento del sodio, determinando un muco meno denso e più facile da espettorare. Un maggiore drenaggio delle vie aeree si traduce in un minor ristagno di muco, di conseguenza si riduce l’infiammazione e il rischio di infezioni batteriche.

Il consiglio per la durata non è differente dal consiglio dato a qualsiasi altra persona, di almeno 20-30 minuti per volta. Diversamente dagli sport di resistenza aerobica, il calcio prevede un impegno misto aerobico – anaerobico, che può evocare più facilmente fenomeni asmogeni, specie nelle condizioni di temperature rigide. È quindi necessario, nella fase iniziale dell’allenamento e della competizione, realizzare un periodo di preriscaldamento non particolarmente intenso, di almeno 10 minuti. Anche la conclusione dell’attività fisica deve avvenire riducendo gradualmente l’intensità dell’impegno. La tipologia di allenamento da privilegiare è quello intervallato, dove a fasi (di 10-30 secondi) di impegno intenso seguono periodi di recupero ad intensità blanda.

Il tuo fisioterapista ti potrà certamente consigliare sulla durata degli esercizi e sull’importanza di un programma di attività regolare.

La pratica agonistica del calcio in giovani con la FC è subordinata alla verifica dell’idoneità della persona che deve essere stabilita anche tenendo conto delle condizioni generali, della funzionalità e dell’integrità degli organi. In queste persone l’idoneità allo sport agonistico può essere concessa in tutti i casi in cui è documentata la funzione ventilatoria con valori di FVC e FEV1>70% del predetto e l’assenza della compromissione degli scambi gassosi: ipossemia (o desaturazione SaO2) a riposo e/o durante test da sforzo, sia normocapnica che, a maggior ragione, ipercapnica. Costituiscono elementi di non idoneità temporanea per almeno 30 giorni i processi infettivi acuti ad eziologia batterica o virale come broncopolmoniti o la micosi polmonare (aspergillosi).

In letteratura si trova ampio consenso nel favorire la normale pratica motoria e sportiva di giovani affetti da fibrosi cistica (Tancredi, 2004) ed è stata anche verificata la praticabilità e l’efficacia di allenamenti prolungati intensi e ripetuti (2,5 ore tutti i giorni) quando vengano garantite le condizioni terapeutiche e di controllo ideali (Rhodius, 2002).

RICORDA…

che anche nelle competizioni prolungate è necessario prevenire la disidratazione prevedendo il reintegro dei liquidi almeno ogni 30 minuti.

Fonti

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