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La disidratazione è un problema frequente durante la stagione estiva, ma non solo.

Abbiamo già discusso precedentemente del problema della disidratazione e sappiamo che il principale nemico è soprattutto la stagione calda, ma anche l’attività fisica e alcune condizioni patologiche come la febbre, il vomito e la diarrea.

Il sudore di una persona con Fibrosi Cistica ha un contenuto di sale che può essere fino a cinque volte maggiore rispetto al normale, motivo per cui in condizioni di maggiore sudorazione c’è un’eccessiva perdita di sali e motivo per il quale è necessaria un’integrazione.

La disidratazione, se non trattata, può portare conseguenze, ed è una delle cause più frequenti di ricovero, soprattutto nei bambini nel periodo estivo. Può aumentare anche i problemi di costipazione e riduzione dell’appetito.

L’attività fisica, anche se è considerata un fattore di rischio maggiore per la disidratazione proprio perché aumenta la sudorazione, è comunque consigliato praticarla per gli enormi benefici che può dare, ma è necessario reintegrare prontamente i liquidi persi.

Il primo consiglio utile che vale sempre, soprattutto nelle condizioni di maggiore rischio, è quello di bere tanto, non per forza acqua ma anche succhi di frutta, bevande calde nel periodo invernale, come tè o tisana o acqua aromatizzata con frutta e foglie di menta anche in estate.

Cercare di assumere più frutta e verdura che è ricca non solo di fibre, vitamine e sali minerali ma anche di acqua.

Salare maggiormente i cibi, negli adolescenti e negli adulti si devono aggiungere almeno 2 g di sale in più al giorno e, se necessario, sarà consigliata una supplementazione.

Concludendo, la disidratazione è un evento spiacevole che può portare anche al ricovero, ma che può essere evitata seguendo delle corrette abitudini e non trascurando mai le terapie.

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