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Posso avere un figlio se ho la FC? La risposta è quasi sicuramente sì. Prima di pensare e programmare la nascita di un figlio è bene fare il punto delle proprie condizioni cliniche.

Lo dice chiaramente il risultato di un’indagine recente secondo la quale 8 donne con FC su 10 ha dichiarato di desiderare un figlio.

Dunque, posso avere un figlio se ho la FC?

La risposta è quasi sicuramente sì. Prima di pensare e programmare la nascita di un figlio è bene fare il punto delle proprie condizioni cliniche e sapere che la Fibrosi Cistica influenza la fertilità, con differenze tra uomo e donna.

Vediamo insieme quali sono gli aspetti da considerare prima di pensare e programmare la nascita di un figlio.

La maggior parte delle donne FC ha una fertilità normale, e anzi, negli ultimi 20 anni è aumentato il numero di gravidanze tra le pazienti con FC registrato nei diversi Paesi del mondo. Negli Stati Uniti, ad esempio, nel 2020 hanno affrontato una gravidanza più di 300 donne affette da FC, più del doppio rispetto a vent’anni prima. Anche in Francia si è osservato un andamento simile e in soli 10 anni il numero di gravidanze è passato da 20 nel 2002, a 54 nel 2012, con un picco di 61 durante l’anno precedente.

Nel 5-15% delle donne con FC si osserva, però, una riduzione della fertilità che rende più difficile il concepimento normale. Alla base della ridotta fertilità, vi è nella maggior parte dei casi una alterazione del muco della cervice uterina che, come il resto delle secrezioni mucose, risulta più viscoso e denso; quindi, rende più difficile, se non impossibile, il passaggio degli spermatozoi e di conseguenza la fecondazione nella cavità uterina.

Se la viscosità della secrezione uterina è un fattore non modificabile, dal momento che non esiste una terapia specifica che possa migliorarla, altri fattori che possono compromettere la fertilità possono essere valutati ed eventualmente corretti prima di affrontare una gravidanza.

Possono contribuire a rendere più difficile rimanere incinta:

Dal punto di vista terapeutico, le terapie specifiche per la FC non sembrano modificare direttamente la fertilità della donna affetta. Va però detto che cicli ripetuti di terapia cortisonica possono contribuire ad alterare l’assetto ormonale, quindi influenzare la regolarità del ciclo mestruale. Questo non significa, tuttavia, che il ciclo non sia fertile.

Ridotta fertilità non significa abbandonare il desiderio di avere un figlio.

Dopo avere accertato il problema delle “barriere naturali” è possibile superare il problema ricorrendo a tecniche di procreazione medicalmente assistita da eseguire solo presso centri specializzati:

Diventare madre è un progetto di vita che richiede attenzione e programmazione nella donna affetta da FC.

Non è solo una questione di fertilità, ma soprattutto delle condizioni cliniche che devono essere in generale buone e stabili quando si programma una gravidanza per evitare complicanze alla mamma e al bambino.

La gravidanza è un momento meraviglioso per la donna, che può essere faticoso anche per chi non soffre di Fibrosi Cistica. Per questo, è importante portare tutte le attenzioni e accertarsi di essere in grado di affrontare la gravidanza, accompagnate in modo opportuno da un centro specializzato.

Per auspicare un andamento “tranquillo” della gravidanza sono necessari 4 principali fattori:

Il 98% degli uomini con FC non è fertile. Attenzione, però: non fertile non significa impotente. L’attività sessuale è normale e preservata: desiderio, eccitazione, orgasmo e piacere sono ugualmente presenti!

Il problema riguarda, invece, il fatto che nella maggior parte dei casi il liquido seminale è privo di spermatozoi (azoopermia). Questi ultimi, infatti, rimangono intrappolati nel testicolo perché i dotti deferenti sono assenti, poco sviluppati, oppure ostruiti a causa delle secrezioni viscose correlate alla malattia stessa. Il problema, quindi, è che gli spermatozoi non possono fuoriuscire nell’eiaculato e rimangono intrappolati nell’epididimo.

Per sapere se il liquido seminale è privo di spermatozoi è possibile sottoporsi a un esame specifico chiamato spermiogramma. È un esame semplice e consigliato a tutti i soggetti di sesso maschile affetti da Fibrosi Cistica. Può essere eseguito anche in giovane età, indipendentemente dal desiderio di pianificare una eventuale paternità. L’infertilità non è certa finché non è accertata.

Posso diventare padre se non sono fertile?

La buona notizia è che, come appena detto sopra, l’assenza di spermatozoi nel liquido seminale non significa che non vengano prodotti.

È possibile superare il problema grazie a tecniche di microchirurgia che consentono di prelevare gli spermatozoi a livello dell’epididimo o del testicolo. Gli spermatozoi prelevati possono essere poi utilizzati per la fecondazione in vitro o la fecondazione direttamente in utero.

Fonti
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