Vorrei farmi un tatuaggio: a cosa devo stare attento?

Ragazza con fibrosi cistica sorride con il suo tatuaggio

Non ci sono controindicazioni o maggiori condizioni di rischio a farsi fare un tatuaggio nei ragazzi con FC.

Quindi anche tu potrai farlo a patto che osservi le regole comuni a tutte le persone che intendono sottoporsi a tatuaggi.

Il tatuaggio non è una camicia che si indossa e si leva, è l’introduzione intradermica di pigmenti che entrano a contatto con il nostro organismo per sempre e con esso interagiscono e possono comportare rischi e, non raramente, anche reazioni avverse.

 

Per questo  è fondamentale che tu ti rivolga a centri autorizzati dalle autorità locali, con tatuatori formati che rispettino quanto prescritto dalle circolari del Ministero della Salute.

In Italia l’attività di tatuaggio non è al momento regolamentata da una specifica legislazione nazionale. L’unico riferimento a livello nazionale è rappresentato dalle Circolari emanate dal Ministero della Salute, contenenti le “Linee guida per l’esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing in condizioni di sicurezza” (Circolari del 5 febbraio 1998 n. 2.9/156 e del 16 luglio 1998 n. 2.8/633). Le circolari ministeriali danno indicazioni sui requisiti igienici per praticare tatuaggi in sicurezza, prendono in considerazione i rischi di trasmissione di infezioni e di eventuali effetti tossici dovuti alle sostanze utilizzate per la pigmentazione del derma. Prevedono, inoltre, tra le indicazioni finali, l’adeguata formazione degli operatori che eseguono i tatuaggi e l’esigenza di informare gli utenti sul rischio di trasmissione di malattie infettive. Puoi informarti direttamente sul sito del Ministero della Salute.

  • Il tatuaggio, pratica oggi molto diffusa, è da considerare come un piccolo intervento chirurgico e come tale può comportare dei rischi per la salute.

Ricordati che farsi fare un tatuaggio implica sempre e comunque dei potenziali rischi, come ad esempio: reazioni allergiche, irritazioni più o meno fastidiose, infezioni locali ma anche generali, fino anche ad arrivare alle pericolose epatiti e altre malattie infettive, tra cui HIV.

Molto dipende dalle condizioni di igiene dello studio che esegue il tatuaggio, con particolare riguardo alla sterilità degli strumenti e dei pigmenti che vengono usati. Alcuni di questi ultimi, particolarmente quelli di colore rosso, espongono a rischi allergici.

Inoltre, se hai meno di 18 anni è necessario il consenso informato dei genitori (o del tutore). In alcune Regioni è comunque vietato eseguire tatuaggi ai minori di 14 anni (per esempio in Toscana) o addirittura ai minori di 18 anni (come per esempio in Sicilia).

Se sei intenzionato, segui attentamente le queste regole.

PRIMA, DURANTE E DOPO IL TATUAGGIO

  • Evita di scegliere parti anatomiche in cui sono presenti nevi o in cui la cicatrizzazione sia particolarmente difficoltosa
  • Assicurati che la zona della pelle destinata al tatuaggio sia integra, sana ed adeguatamente disinfettata
  • Verifica che creme e saponi siano usati con applicatore monouso o tramite dispenser
  • Monitora costantemente il tatuaggio durante il processo di guarigione e di cicatrizzazione, seguendo le indicazioni previste per l’after-care
  • Rivolgiti al medico nel caso in cui insorgano problemi successivamente all’esecuzione del tatuaggio

Fonti

  • Linee guida del Ministero della Sanità per l’esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing in condizioni di sicurezza (Circolare 05.02.1998 n.2.9/156). http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=0&codLeg=44583&parte=1%20&serie=null – Data ultimo accesso 09.02.2020
  • Tatuaggi, i primi dati italiani elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità. Disponibile su http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=2227 - Data ultimo accesso 09.02.2020